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Dai porcini trifolati ai funghi fritti

I buongustai apprezzano la maggior parte delle proposte regionali, di semplice preparazione, a base dei celebri e pregiati boleti

Dai porcini trifolati ai funghi fritti
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Dai porcini trifolati ai funghi fritti, cosa preferite? Costituiti da un gambo bianco e tondeggiante e da una cappella più scura, i funghi crescono nel sottobosco umido tra il mese di agosto e ottobre. Come cucinarli? Ecco alcune ricette, partendo dai funghi porcini trifolati. Si tratta di un piatto tipico della cucina piemontese, genuino e facile da preparare. A patto, naturalmente, che si disponga dei porcini! Il porcino (Boletus edulis il nome in botanica), è il più nobile, il più bello visivamente e il più saporito dei funghi in cucina. Costituito da un gambo bianco e tondeggiante e da una cappella più scura, cresce nel sottobosco umido tra agosto e, come detto, ottobre. I funghi trifolati possono essere serviti come contorno di accompagnamento a preparazioni a base di carne bianca (dal petto di pollo, al filetto di tacchino, passando per il coniglio), polenta, o come condimento per il risotto.

Porcini trifolati per 4 persone

Per prepararli servono: 600 gr di funghi porcini, 30 gr di burro, prezzemolo tritato q.b., olio EVO. E poi: 1 spicchio di aglio, sale e pepe. Prima di mettersi ai fornelli i funghi devono essere puliti e poi tagliati a fettine. In una padella antiaderente si fa scaldare un filo di olio EVO, assieme allo spicchio di aglio. Quest’ultimo deve rosolare fino a doratura. Si tolga l’aglio dalla padella e vi si versino i funghi che dovranno cuocere con un pizzico di sale e di pepe. Si aggiunga anche una noce di burro e il prezzemolo tritato. Quindi mescolare per bene. Una volta che i funghi saranno ben cotti, potranno essere impiattati. I funghi porcini trifolati possono essere gustati sia caldi, sia freddi.

Ricetta dei porcini fritti

Questo piatto non presenta difficoltà e, come i funghi porcini trifolati, è tipicamente piemontese. Tra l’altro cucinati in questo modo i funghi porcini fritti sono un ingrediente fondamentale del fritto misto alla piemontese. Per quattro persone servono 500 grammi di funghi porcini, farina quanto basta, un uovo, pane grattugiato quanto basta e olio quanto basta. Dopo aver ben pulito i porcini occorre separare i gambi dalle cappelle. Con i gambi si farà un ottimo condimento per i tipici tajarin, mentre le cappelle si tagliano a fette dello spessore di un cm circa. Si prendono le fette, si infarinano e si passano nell’uovo. Infine vengono panate nel pane grattato e immerse nell’olio bollente fino a che non saranno ben indorate. Dopo aver scolato l’olio in eccesso su carta da cucina possono i funghi impanati possono essere salati e serviti in tavola.

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